Dopo un massaggio sensuale con il mio giocattolo, ero pronta per altro. Desideravo una calda e stretta ragazza asiatica che mi riempisse. La sborrata dalla sua densa e cremosa liberazione era pura estasi. Indimenticabile.
Nei confini caldi della mia dimora, mi abbandonavo ai piaceri di un giocattolo minuto, cercando di placare i miei desideri insaziabili.Mentre documentavo le mie scappatelle in un diario personale, il pensiero di una tentatrice thailandese accendeva un ardente desiderio dentro di me.Immaginavo la sua cornice minuta, i suoi occhi a mandorla colmi di lussuria, i suoi tratti delicati doloranti per il mio tocco.L'immagine di lei, in ginocchio, la sua forma diminutiva anelante al giocattolo, era troppo da resistere.Mi ritrovai a desiderarla, i miei pensieri consumati dal desiderio di assaggiarla, di sentirla, di possederla.E così, anticipavo le mie fantasie, il mio cuore che mi scopava con la gola, il mio pensiero di mischiarla in realtà, quella che l'anno lasciava l'anno in cui si stava mischiando.
